Il ferro e le sue leghe

Il ferro è uno dei metalli più diffusi e abbondanti in natura ed è il più importante nell’industria. Si trova raramente allo stato libero, e soltanto come ferro meteoritico in quei frammenti di materia cosmica che cadono sulla Terra (meteoriti): il ferro viene perciò estratto dai suoi minerali con processi metallurgici.

I minerali più ricchi e che quindi sono sfruttati per l’estrazione del metallo sono: la magnetite, l’ematite, la limonite, la siderite e la pirite.

 

Ghisa e acciao

Allo stato puro il ferro non è praticamente utilizzato, mentre sono largamente impiegate le sue leghe di ferro e carbonio: GHISE E ACCIAI.

 

  • le ghise, con contenuto di carbonio dal 2 al 4%;

 

  • gli acciai, con contenuto di carbonio inferiore al 2%.

 

Quello che nel linguaggio comune è definito ferro è, in realtà, un acciaio a basso tenore di carbonio (acciaio dolce).

Come abbiamo già detto, l’estrazione del ferro dai suoi minerali prende il nome di siderurgia.

 

Stabilimento siderurgico e altoforno

Uno stabilimento siderurgico viene definito a ciclo integrale quando, partendo dal minerale di ferro, si arriva a produrre laminati di acciaio (lamiere, tubi, profilati, rotaie ecc.).

 

La produzione dell’acciaio è ottenuta quasi esclusivamente in modo indiretto attraverso l’altoforno: in un primo momento si produce la ghisa madre, successivamente la ghisa madre viene convertita in acciaio.

Schema di uno stabilimento siderurgico:

 

L’Altoforno:

L’estrazione del ferro dai suoi minerali viene fatta nell’altoforno.

  1. Nella parte superiore dell’altoforno vi è la bocca di carico, attraverso cui si introducono, a strati alterni, il minerale di ferro, il combustibile (carbone) e il fondente.
  2. Il minerale deve subire, prima di essere introdotto nell’altoforno, alcune operazioni preliminari. È introdotto nella forma di ossido.
  3. Il combustibile impiegato è il coke metallurgico (carbone), ottenuto dalla distillazione del litantrace.
  4. Il fondente ha il compito di combinarsi con la ganga (cioè con le sostanze estranee presenti nel minerale) e le ceneri, e di formare le scorie o loppe.
  5. Nel ventre avviene la fusione di tutti i materiali: il ferro assorbe carbonio e si trasforma in ghisa.
  6. Nella parte più bassa dell’altoforno si trova il crogiolo, dove si raccoglie la ghisa fusa.
  7. Sopra il crogiolo vi è una serie di ugelli (fori), attraverso i quali viene soffiata l’aria calda necessaria per la combustione.
  8. Il gas prodotto dall’altoforno viene depurato dalle polveri e poi utilizzato per riscaldare l’aria necessaria all’altoforno per mezzo dei recuperatori Cowper, grandi torri di mattoni refrattari che funzionano come scambiatori di calore.

 

 

 

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